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Cure anche per gli infarti silenti

Neurologia | 23/11/2009 21:20

Presto anche gli infarti 'silenti', lesioni cerebrali senza sintomi ma che raddoppiano il rischio di ictus, saranno curati. E' quanto fanno intravedere le prime anticipazioni di uno studio multicentrico tuttora in corso, presentato al Congresso della Società Italiana di Neurologia, alla Fiera di Padova, con la presidenza del professor Leontino Battistin, ordinario di Neurologia all'ateneo padovano.

L'opportunità di mettere in terapia le persone colpite da infarto silente - tra l'8 e il 28% degli anziani, secondo gli studi - emerge dalla ricerca 'Silence', avviata un anno fa presso una decina di centri neurologici italiani. Dalle prime evidenze, come sottolinea il professor Vittorio Di Piero, del Dipartimento di Scienze Neurologiche dell'Universita' La Sapienza, di Roma, ''sembra opportuno impostare anche per i pazienti affetti da lesioni cerebrali silenti tutte quelle misure di prevenzione vascolare che vengono automaticamente instaurate per chi ha avuto un episodio cerebrovascolare 'manifesto': attacco ischemico transitorio oppure infarto''.

Forte interesse ha suscitato al congresso anche uno studio che, grazie alle moderne tecniche di neuroimmagini, ha dimostrato che il cervello delle persone con forti tendenze antisociali (quelle che vengono più spesso definite psicopatiche) è meno sviluppato rispetto alla norma. Infine è partito all'ospedale di Treviso un progetto pilota di telemedicina per l'assistenza al paziente colpito da ictus che servirà ad elaborare un nuovo modello assistenziale da estendere successivamente a tutto il territorio veneto.

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