Uno studio spagnolo riabilita drink e qualche bicchierino di troppo, perché un pò di alcol al dì finirebbe per preservare la salute del cuore. Ma attenzione: a trarne vantaggio è solo il cuore di lui.
Nulla di fatto, dunque, per il gentil sesso, che non sembra trarre alcun beneficio da una pinta di birra o un bicchiere di vino. La ricerca spagnola, destinata senz'altro a far discutere, è stata condotta su 15 mila uomini e 26 mila donne tra i 29 e i 69 anni. Passando al setaccio abitudini di vita e tendenza a bere alcolici per ben 10 anni. Ebbene, le buone notizie non mancano per lui, che vanta una 'sforbiciata' dei pericoli per il cuore di oltre un terzo buttando giù un pò di alcol ogni giorno. Vino, gin, birra, rum, tequila e chi ne ha più ne metta: il tipo di alcol consumato non sembra far alcuna differenza.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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