Cioccolata, caffè e tè per stimolare l'attenzione, pane e fette biscottate con miele e marmellata per fare riserva di energia e non arrivare esausti e affamati all'ora di pranzo, latte parzialmente scremato e yogurt per le proteine. Obiettivo: mantenere alto il rendimento scolastico.
E' la prima colazione degli aspiranti 'cervelloni'. Tagliata su misura, completa e scientifica, caratteristiche fondamentali per garantire il giusto apporto di nutrienti a ciascuno studente, a seconda delle attività in programma fra i banchi di scuola. Parola di Livio Luzi, Professore di endocrinologia e Preside della Facoltà di Scienze Motorie all'Università degli Studi di Milano, che nel capoluogo lombardo ha tenuto una sorta di 'lezione' davanti a una platea di studenti riuniti al Conservatorio Verdi in occasione di TeenAger 2009, evento promosso da Somedia e La Repubblica@scuola. Lo specialista ha messo il primo pasto della giornata sotto un microscopio, studiando scientificamente il rapporto di ciascun alimento con gli effetti sull'attenzione.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
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