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Chmp EMEA, sì a Gardasil contro lesioni pretumorali vagina

Ginecologia Redazione DottNet | 15/07/2008 16:15

Nuova indicazione in vista per il vaccino quadrivalente Gardasil* (Sanofi Pasteur MSD), 'scudo' contro l'infezione da Papillomavirus umano (Hpv), primo imputato nello
sviluppo del cancro al collo dell'utero.
 

Il Comitato per i medicinali ad uso umano (Chmp) dell'agenzia regolatoria europea EMEA ha infatti raccomandato l'estensione della licenza all'immissione in commercio del siero - riferisce una nota dell'azienda produttrice - includendo l'impiego del vaccino nella prevenzione delle lesioni precancerose vaginali causate dai tipi di Hpv 16 e 18, responsabili del 90% di tutti i tumori della vagina correlati all'infezione da Hpv, sottolinea la compagnia d'Oltralpe.
La Commissione europea potrà ora approvare l'estensione della licenza del vaccino nelle prossime settimane, prevede Sanofi Pasteur MSD. L'ulteriore indicazione andrà dunque a sommarsi a quelle attuali del Gardasil*: prevenzione del cancro del collo dell'utero (seconda causa di morte oncologica nelle donne europee tra i 15 e i 44 anni), delle lesioni cervicali precancerose (CIN2/3), di quelle vulvari (VIN2/3) e dei condilomi genitali causati dai tipi di Hpv 6, 11, 16 e 18.

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"Le lesioni precancerose vaginali sono difficili da individuare - spiega Elmar Joura, professore di ginecologia oncologica all'università di Vienna - Il trattamento per impedire la progressione in cancro è una sfida, e spesso richiede l'impiego di terapie ablative, vaginectomie parziali e, nei casi di cancro invasivo, il ricorso alla radioterapia. La loro ricorrenza è comune", avverte l'esperto. "Inoltre le donne possono soffrire di ansia, depressione, disfunzioni sessuali e perdita della loro identità di donna: vite spezzate", puntualizza.
 

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