I sarcomi uterini rappresentano un raro gruppo di neoplasie caratterizzati da un corso clinico aggressivo e prognosi infausta. Questa rarità ha portato in clinica rapporti di prova e recensioni di letteratura tra cui una vasta gamma di sottotipi istologici di sarcoma.
Questo ha un effetto deleterio sull’interpretazione e l’applicazione dei risultati; il sottotipo patologico richiede un approccio su misura. La resezione chirurgica rimane il cardine del trattamento per i sarcomi uterini non metastatici, anche se la radioterapia adiuvante sembra migliorare il controllo locale e ritarda la reiterazione.
Il ruolo della chemioterapia adiuvante non è stato ancora definito, ma, tenendo presente i limiti e le ipotesi dei vari casi, le scelte terapeutiche dovrebbero essere basate sul sottotipo patologico.
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
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