Canali Minisiti ECM

L'obesità aumenta dell'82 per cento il rischio di malattie cardiovascolari

Cardiologia | 13/01/2010 11:22

Essere in sovrappeso è molto più pericoloso di quanto normalmente si pensi: aumenta incredibilmente il rischio di decesso per malattie cardiovascolari. A scoprirlo è una nuova ricerca pubblicata sulla rivista British Medical Journal e mirata a correggere e ad aggiornare le statistiche prodotte da altri studi precedenti.

A condurre lo studio, effettuato su oltre un milione di coppie di padri e figli, sono stati i ricercatori del Karolinska Institute in Stoccolma, Svezia. «Essere sovrappeso o obesi aumenta il rischio di morire per malattie e insufficienze cardiovascolari dell'82 per cento», hanno spiegato i ricercatori. «Si tratta di rischio superiore a quello che altri studi hanno rivelato prima», hanno aggiunto. I ricercatori hanno studiato il collegamento tra l'indice di massa corporea e il rischio di decesso, prendendo le misure dai figli e confrontandole con la salute dei loro genitori. «L'indice di massa corporea dei figli è strettamente collegato a quello dei genitori, e ci permette di confrontare le informazioni ignorando eventuali altre influenze che possono falsare i risultati», hanno spiegato i ricercatori.

«Alcune malattie, come ad esempio il cancro, fanno perdere peso. Se un genitore ne soffre non riusciamo a capire se l'obesità è stata una causa di problemi cardiovascolari. Con questo sistema, invece, ignoriamo condizioni simili, collegando la causa del decesso dei genitori direttamente all'indice di massa corporea dei figli», hanno concluso i ricercatori.

pubblicità

Fonte: Corriere della sera
 

Commenti

I Correlati

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ti potrebbero interessare

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ultime News

Più letti