Anche il vino può contribuire a combattere la sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Attraverso la campagna "Quello buono... sostiene la ricerca", infatti, con un contributo minimo di 10 euro sarà possibile aggiudicarsi, domenica 21 settembre in molte piazze italiane, una delle 6.000 bottiglie di pregiato Barbera d'Asti Docg create per l'occasione in edizione limitata. La prima Giornata nazionale della Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), promossa dall'Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) è in programma il 18 settembre 2008, data scelta ricordando il sit in, a Roma davanti al Ministero della Salute, nel 2006, organizzato per sensibilizzare le istituzioni sui bisogni dei circa 5.000 malati che, nel nostro Paese, sono costretti a convivere con la Sla. Ma l'appuntamento avrà un seguito domenica 21, quando più di 100 volontari di Aisla scenderanno in piazza per sensibilizzare la cittadinanza e raccogliere fondi per la ricerca.
Prevista l'attivazione di un numero solidale per donare anche tramite sms. A distanza di due anni dal sit in che ha permesso il confronto con le istituzioni qualche passo in avanti è stato fatto - sottolinea l'associazione - molti, però, ne restano ancora da fare per migliorare la qualità della vita dei malati di Sla e dei loro familiari e, attraverso un sempre crescente stimolo della ricerca, trovare al più presto una terapia efficace per questa malattia. La Giornata Nazionale della Sla si propone di mantenere alta l'attenzione sui bisogni degli ammalati e raccogliere fondi a sostegno della ricerca scientifica.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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