Scoperto un collegamento fra gli ormoni tiroidei nelle donne agli ultimi mesi di gravidanza e il modo in cui il feto si presenta al momento della nascita: pare infatti che, se i livelli di queste sostanze nel sangue sono bassi, aumenti il pericolo che il bebè assuma posizioni che necessitano di sforzi e assistenza in più per farlo venire al mondo.
La ricerca dell'università di Tilburg (Olanda), guidata da Victor Pop, è stata pubblicata sulla rivista 'Clinical Endocrinology'. Nel 95% dei parti il feto si presenta con la testa in basso e rivolta verso la schiena della mamma, e i piedini in alto, posizione più corretta per una nascita tranquilla. Qualsiasi modifica rispetto a questa impostazione è considerata motivo di possibili complicanze. Gli ormoni tiroidei sono sempre stati riconosciuti come essenziali per un corretto sviluppo del feto.
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
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