L’assunzione di flavonoidi è molto importante in quanto risulta inversamente associata all’incidenza di malattie croniche. Una delle maggiori fonti di flavonoidi è il thè. Da un indagine svolta negli U.S., si attesta che solo il 21.3% degli adulti beve thè giornalmente e l’assunzione totale di flavonoidi/die tra i consumatori di thè è 20 volte maggiore rispetto a quella rilevabile tra i non consumatori di thè (697.9 vs. 32.6 mg/d).
L’assunzione pro-capite di flavonoidi tra i consumatori di thè è di 157mg/d. È probabile che i consumatori di thè siano individui più vecchi d’età, in particolare donne, siano bianchi ed abbiano un reddito più alto rispetto ai non consumatori di thè. L’assunzione di flavonoli e flavon-3-ols, i maggiori flavonoidi del thè, è sicuramente differente tra consumatori e non consumatori di thè in U.S.: entrambe i gruppi assumono flavonoidi anche tramite altre fonti come succo d’agrumi e vino, ma tra i non consumatori di thè l’assunzione di flavonoidi avviene principalmente con vino, frutta e bibite alla frutta.
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La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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