Ancora troppo elevati i casi di infezioni da cibo in Europa : oltre 5.300 casi segnalati, 400 in più di un anno prima, che hanno colpito 45.000 persone, causando 32 morti. Nel 35% dei casi si è trattato di epidemie da salmonella, e ''fonti di epidemia più frequenti sono state le uova e i prodotti a base di uova (23%), seguiti da carne di maiale (10%) e dai buffet (9%)''.
Proprio la salmonellosi è ancora in Italia la malattia animale che si trasmette per vie diverse all'uomo, anche se la frequenza è in netto calo: 5,4 casi per 100.000 abitanti contro 7,6 dodici mesi prima. Il quadro della situazione in Europa, ed in particolare in Italia, emerge dalla relazione Ue 2008 sull'insorgenza delle malattie infettive trasmesse dagli animali (le zoonosi) illustrata a Bruxelles dagli scienziati dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dal Centro Ue per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Cepcm). L'occasione per gli scienziati di lanciare un appello anche ai cittadini europei sulle regole chiave per assicurare alimenti più sicuri: dalla pulizia accurata delle mani per preparare i cibi alla separazione degli alimenti crudi da quelli cotti verificando che il coltello e il tagliere utilizzato per tagliare la carne venga ben lavato prima di tagliare le verdure che si mangiano crude.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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