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Con aria pulita meno otiti ma allergie respiratorie resistono

Pediatria Redazione DottNet | 08/02/2010 13:07

Meno rischi di otite se l'aria è pulita. Uno studio americano pubblicato da 'Otolaryngology - Head and Neck Surgery', rivista ufficiale dell'Accademia statunitense di otorinolaringoiatria, ha dimostrato che migliorando la qualità dell'aria si riducono le infezioni dell'orecchio, disturbi molto comuni tra i bambini che hanno un notevole peso economico: negli Usa, ogni anno, la spesa tra costi diretti e indiretti oscilla tra i 3 e i 5 miliardi di dollari.

Lo studio, condotto dalla University of California di Los Angeles (Ucla) e del Women's Hospital di Boston, si è basato sull'analisi dei dati relativi a 120.060 bambini, raccolti tra il 1997e il 2006 per la ricerca National Health Interview Survey. I ricercatori hanno preso in esame i dati annui su tre patologie: otiti frequenti (3 o più episodi per anno), allergie respiratorie e, come 'controllo' perché non influenzate dalla qualità dell'aria, crisi epilettiche. I risultati sono stati incrociati con i dati della qualità dell'aria, in particolare per la presenza di inquinanti (monossido di carbonio, diossido di azoto, diossido di zolfo, particelle fini) nello stesso periodo.

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Il dati hanno dimostrato che, con il miglioramento della qualità dell'aria, si riduceva in maniera significativa il numero di otiti. Mentre non si notavano cali per le allergie respiratorie, probabilmente perché gli allergeni non coincidono sempre con gli inquinanti.
 

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