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Dieta ricca di grassi in animali genera un modello per l’obesità e l’osteoporosi associate all’età

Nutrizione | 18/02/2010 17:16

Uno studio condotto dalla Divisione di Reumatologia e Immunologia Clinica della “University of Texas Health Science Center” ha delineato un nuovo modello animale sulla perdita ossea associata all’età nella post-menopausa, in concomitanza all’obesità. Questo modello sarà utile per la sperimentazione di nuovi farmaci e interventi dietetici nel trattamento di osteoporosi e obesità. L' osteoporosi e l' obesità restano una delle principali preoccupazioni della salute pubblica a causa della fragilità e delle fratture che sono a esse associate. Diversi modelli animali per lo studio della perdita di massa ossea osteoporotica, come l’ovariectomia (OVX) e la denervazione, richiedono capacità chirurgiche uniche e dall’applicazione costosa.

L'aspetto interessante di queste malattie associate all’età è che nessun modello animale riproduce esattamente la progressione di queste specifiche condizioni umane croniche. Di conseguenza, al fine di sviluppare un modello semplice e moderno sulla perdita di massa ossea post-menopausa associata all'obesità, durante l’esperimento, della durata di sei mesi, un gruppo di topi femmina C57Bl/6J aventi dodici mesi di vita è stato alimentato con una dieta ricca di grassi a base di olio di mais 10% (CO) o cibo standard per roditori da laboratorio (LC). Dai risultati è emerso che i topi nutriti con olio di mais al 10 % sono stati esposti a un aumento del peso corporeo, della massa totale di grasso corporeo, della massa grassa addominale e a una riduzione della densità minerale ossea (BMD) misurata in diversi siti scheletrici con la “Dual Energy X-ray Absorptiometry”.

Inoltre è stato osservato che la riduzione della densità minerale ossea con l’età nei topi obesi alimentati con olio di mais è stata accompagnata da una maggiore adiposità del midollo osseo, dall’up-regulation dei recettori gamma attivati dai proliferatori perossisomiali, dall’ incremento della catepsina K e delle citochine proinfiammatorie (interleuchina 6 e fattore di necrosi tumorale alfa) nel midollo osseo e negli splenociti, se paragonato a quello di topi nutriti con il cibo standard per i roditori da laboratorio.

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Questo studio ha quindi permesso di ottenere un semplice, nuovo e conveniente modello di perdita ossea nella post-menopausa associato all’età, in concomitanza all'obesità, che può essere utilizzato negli studi preclinici effettuati per la messa a punto di farmaci terapeutici o di piani dietetici per il trattamento dell'obesità e osteoporosi nella popolazione umana.

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