A tre anni non sono in grado di pronunciare una parola. Questo è l'allarmante risultato di un'indagine commissionata dal governo britannico e pubblicata oggi sul Times. Una ricerca che ha anche evidenziato che i bimbi riscontrano il doppio della difficoltà rispetto alle bimbe nell'apprendimento del linguaggio.
In media i bambini pronunciano le prime parole tra i 10 e gli 11 mesi. Ma una significativa percenutale di genitori (4%) ha rilevato che i loro piccoli non hanno pronunciato una sola parola fino ai tre anni. Tra i due e i tre anni i piccoli dovrebbero essere in grado di utilizzare fino a 300 parole, compresi gli aggettivi, ed essere in grado di collegare i termini tra loro.
Secondo l'Ente britannico I CAN, che si occupa dell'analisi della comunicazione in età infantile, «lo sviluppo tardivo della parola può causare problemi di apprendimento a scuola e disturbi mentali».
Virginia Beardshaw, presidente di I CAN, ha dichiarato che imparare a parlare richiede aiuto e incoraggiamento. «Il "periodo d'oro" per lo sviluppo della comunicazione è tra 0 e 5 anni, e per chi ha difficoltà è fondamentale un intervento immediato». «Parlare con il tuo bambino, giocare con le parole, trascorrere del tempo insieme sono i giusti impulsi per uno sviluppo corretto del linguaggio». Anche i terapisti sottolineano che i genitori dovrebbero interagire il più possibile con i propri figli, leggendo fiabe e parlando con loro per stimolare l'uso della parola. Dicono anche che il ciuccio dovrebbe essere utilizzato il meno possibile, e solo di notte, in modo che i bimbi siano liberi di pronunciare i suoni e formare parole durante il giorno.
Sempre secondo quanto emerge dalla ricerca, le bimbe sono più precoci dei maschietti nello sviluppo del linguaggio: il 34% (contro il 27%) ha pronunciato la prima parola prima dei 9 mesi. Dall'indagine commissionata dal governo è emerso che circa 1 bambino su 6 ha avuto problemi nell'imparare a parlare. E se si guarda solo ai maschietti la percentuale sale a 1 su 4.
Il 95% dei genitori inglesi ricorda la prima parola pronunciata dai propri figli.
Fonte: AdnKronos
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
Di Mauro: "ogni bimbo è unico e speciale, genitori siano flessibili"
Staiano: "Importante che la comunità e le famiglie siano consapevoli delle sfide che il cambiamento climatico comporta"
Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
Di Mauro: "ogni bimbo è unico e speciale, genitori siano flessibili"
Staiano: "Importante che la comunità e le famiglie siano consapevoli delle sfide che il cambiamento climatico comporta"
Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
Commenti