Oltre tremila firme raccolte per una petizione popolare con cui si chiede al ministro della Salute Ferruccio Fazio di abolire l'obbligo della ricetta medica per la pillola del giorno dopo. L'iniziativa è degli studenti dell' Associazione Luca Coscioni, che hanno consegnato le firme al ministero. ''Nelle università e per strada abbiamo raccolto le firme per una petizione popolare con cui chiediamo al ministro Fazio di abolire l'obbligo della ricetta medica per la pillola del giorno dopo - afferma Annalisa Chirico, segretaria degli Studenti Luca Coscioni e giovane candidata della Lista Bonino Pannella a Roma - nonostante il tentativo truffaldino di confonderla con la pillola abortiva, si tratta di un contraccettivo di emergenza, che in Francia è distribuito gratuitamente alle minorenni e in molti altri Paesi - prosegue - tra cui la Gran Bretagna, il Belgio e la Spagna, e' venduto come un normale farmaco da banco senza ricetta medica''.
Ed ancora: ''A dispetto dell'imposizione di coscienza di chi in violazione della legge si rifiuta di prescrivere un contraccettivo o di venderlo previa ricetta medica, noi - conclude Chirico - continuiamo a dire che l'informazione è importante ed è l’unica vera politica antiabortista”. ''Non confondere'' i giovani in merito alla pillola del giorno dopo. E' l'invito di Dorina Bianchi, responsabile nazionale Udc per la Sanità nella risposta che dà a Annalisa Chirico. ''Consiglio un esame di coscienza a chi tenta di confondere i giovani spacciando la pillola del giorno dopo per un contraccettivo come tutti gli altri, presumendo che ciò sia prerogativa di una sessualità libera e responsabile'', afferma Bianchi.
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