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Tumori: la lobby delle donne contro il cancro ovarico

Ginecologia | 09/03/2010 10:44

Debutterà in questi giorni l'Alleanza contro il tumore ovarico (Acto, www.actoonlus.it) nata su iniziativa di un gruppo di pazienti e medici dell'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano. Le donne che hanno avuto un cancro dell'ovaio fanno 'lobby' e presenteranno la loro associazione lunedì, durante un convegno su tumori femminili e qualità della vita in programma all'Irccs diretto da Umberto Veronesi, in collegamento con il Policlinico Gemelli di Roma e l'Istituto tumori Pascale di Napoli. "Finalmente anche in Italia esiste da oggi un gruppo organizzato di donne decise a diffondere la consapevolezza sul tumore dell'ovaio, una malattia ancora troppo poco conosciuta", sottolinea Flavia Bideri, tra le fondatrici dell'associazione. "Proprio perché se ne parla poco - spiega - questo tumore giunge spesso inaspettato e viene diagnosticato in ritardo. Con la nostra associazione, sull'esempio di quanto già successo negli Stati Uniti dove il gruppo di pressione per la sensibilizzazione sul tumore dell'ovaio è molto forte, vogliamo innanzitutto migliorare la tempistica della diagnosi di questa malattia perché sia più guaribile".
 

Perché "come per il tumore al seno o per il tumore del collo dell'utero - precisa Bideri -l'informazione e la consapevolezza da parte di noi donne dell'esistenza del problema rappresentano il primo passo per affrontare la battaglia contro la malattia". Le nuove cure e i modi per vivere meglio la malattia saranno i temi al centro del convegno 'L'immagine ritrovata: la centralità della qualità di vita nella paziente oncologica', dedicato a tutte le donne con un tumore femminile e a oncologi, ginecologi e medici di famiglia. Durante la mattinata - riferisce una nota dell'Istituto di via Ripamonti - si parlerà degli effetti delle terapie sulla qualità della vita delle pazienti con tumore del seno e dell'ovaio; delle tecniche per salvare la fertilità e di gravidanza; della riabilitazione e della chirurgia ricostruttiva.

Inoltre verranno illustrate le terapie di supporto che possono migliorare il benessere delle malate. Il pomeriggio sarà invece dedicato a riflessioni sulle implicazioni psicologiche della malattia, sul rapporto di coppia, sull'alimentazione e sulla tutela offerta dalla legislazione italiana. Per tutta la giornata le pazienti potranno ricevere la consulenza di alcuni esperti di cosmetica per la cura e la valorizzazione della propria immagine, oltre che partecipare a una seduta di grafologia e a una lezione di scrittura creativa.
"Mantenere l'immagine femminile, essere donna prima che malata, è un atteggiamento psicologico che aiuta ad affrontare meglio la malattia e le terapie", assicura Florence Didier, direttore dell'Unità di psiconcologia dello Ieo. "La qualità della vita della paziente con neoplasie ginecologiche è un tema di impatto scientifico e sociale che coinvolge con sempre maggior interesse la comunità scientifica", commenta Nicoletta Colombo, direttore della Divisione di ginecologia dello Ieo e presidente del convegno insieme ai colleghi Giovanni Scambia (Roma) e Pignata (Napoli). "Abbiamo dunque voluto questo convegno proprio per ascoltare e rispondere ai bisogni quotidiani delle nostre pazienti, che hanno la necessità di riconciliarsi con la propria immagine e con la propria femminilità e di vivere un'esistenza attiva senza sentirsi diverse", conclude.
Fonte: AdnKronos
 

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