Le mani di una donna sono lo specchio dell’età. Insieme al volto, infatti, sono le uniche parti del corpo ad essere esposte ad ogni stagione. Eppure sono quelle prese meno in considerazione per interventi di ringiovanimento. Gli inestetismi più comuni sono: macchie brune, pelle avvizzita, screpolata, solcata da vene bluastre. Problemi diversi l’uno dall’altro che possono essere risolti al meglio con la combinazione delle diverse metodiche.
Il dottor Alfredo Borriello afferma: “Le macchie brune, estremamente comuni ed espressione del photoaging possono essere eliminate con le fonti luminose, ovvero con il laser. Luce pulsata, herbium – yag, Q-switch sono solo alcuni tipi di laser che vengono comunemente utilizzati a seconda delle caratteristiche e dell’origine delle macchie. Ma anche peeling chimici al T.C.A. possono essere altrettanto efficaci”.
La pelle delle mani ha, inoltre bisogno di essere “tonificata” stimolando la produzione di fibre collagene che ricombattano il derma. Esternamente i trattamenti più adatti sono quelli che “producono” calore, ovvero radiofrequenza e laser CO2 frazionato. Internamente si può intervenire con iniezioni di sostanze biostimolanti esogene (aminoacidi, vitamine, acido ialuronico) o endogene (plasma arricchito di piastrine o PRP). Ovviamente non si possono effettuare gli stessi trattamenti utilizzati per i segni di invecchiamento sul volto perché lo“stiramento” è tecnicamente impossibile da realizzare in questa parte del corpo.
Fonte: Ufficio Stampa Aqqua Zone srl
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