La salpingo-ooforectomia per la riduzione del rischio è molto utilizzata dalle donne portatrici di mutazioni nei geni BRCA1 o BRCA2 ( BRCA1/2 ) per ridurre il rischio di tumore ovarico e del seno.
Ricercatori dell’University of Pennsylvania School of Medicine a Filadelfia ( Stati Uniti ) hanno compiuto uno studio con l’obiettivo di stimare l’entità della riduzione del rischio nelle donne con mutazioni in BRCA1/2 che sono state sottoposte a salpingo-ooforectomia, rispetto alle donne che non hanno affrontato l’intervento.
Sono stati analizzati 10 studi che hanno valutato gli esiti in termini di tumore del seno o ginecologici nelle donne con mutazioni BRCA1/2 sottoposte a salpingo-ooforectomia per la riduzione del rischio.
Gli esiti di tumore del seno sono stati analizzati in 3 studi riguardanti portatori di mutazioni BRCA1/2, in 4 studi di mutazioni BRCA1 e in 3 studi di mutazioni BRCA2.
Gli esiti di tumori ginecologici sono stati esaminati in 3 studi di portatori di mutazione BRCA1/2 e in 1 di mutazione BRCA1.
La salpingo-ooforectomia per la riduzione del rischio è risultata associata a una riduzione statisticamente significativa nel rischio di tumore del seno nei pazienti con mutazioni in BRCA1/2 ( HR=0,49 ).
Simili riduzioni del rischio sono state osservate nelle donne con mutazioni in BRCA1 ( HR=0,47 ) e BRCA2 ( HR=0,47 ). La salpingo-ooforectomia per la riduzione del rischio è stata anche associata a una riduzione statisticamente significativa nel rischio di carcinoma ovarico o delle tube associato a BRCA1/2 ( HR=0,21 ).
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
Commenti