Una calamita per riparare il cuore infartuato, attirando le cellule staminali verso l'organo danneggiato. E' l'idea su cui si basa lo studio di un'equipe statunitense del Cedar-Sinaï Heart Institute diretta da Eduardo Marban, pubblicato su 'Circulation Research'. In una sperimentazione sui topi gli scienziati hanno iniettato cellule staminali 'metallizzate' nel sangue di animali che avevano avuto un infarto. Successivamente una piccola placca metallica è stata posizionata vicino alla lesione cardiaca, triplicando la capacità di 'catturare' le cellule riparatrici, e 'fermarle' dove servivano, rispetto a interventi con cellule staminali non trattate, durante i quali nelle 24 ore successive all'iniezione solo il 10% delle cellule rimaneva sulla lesione. La nuova tecnica, piuttosto semplice, sembra essere promettente.
Si tratta di un'innovazione di un precedente metodo, messo a punto nel 2009, in una sperimentazione sull'uomo. In quell'occasione, dopo una biopsia cardiaca al paziente, le cellule erano state messe in coltura per ottenere staminali specializzate per riparare il cuore. Dopo la moltiplicazione in vitro, durata circa un mese, le cellule erano state iniettate nelle coronarie. I risultati preliminari sono stati buoni e si attendono quelli finali per il 2011.
Fonte: Adnkronos
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