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Trapianti: cresce in Italia raccolta sangue cordone, ma solo 27% in banca

Ematologia | 19/04/2010 17:29

In Italia aumenta la raccolta del sangue da cordone ombelicale ma solo un'unita' su tre finisce nelle banche per la conservazione del cordone. Nel 2009 infatti, a fronte di 16.207 unità di sangue cordonale donate in modo solidaristico attraverso i 305 punti nascita abilitati (aumentati di 15 in un anno), sono state 'bancate' 4.376 unità, ovvero il 27% dei prelievi. Il motivo sta nei criteri di selezione utilizzati dai centri trapianto internazionali, che determinano una elevata selezione: vengono scelte infatti solo le unità con oltre un miliardo di cellule staminali emopoietiche al momento della raccolta. Tutto questo per garantire in caso di trapianto la maggiore efficacia terapeutica possibile.

Questi alcuni dati di cui si è parlato all'incontro organizzato dalla Associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale (Adisco) 'Donazione e trapianto di cellule staminali da cordone ombelicale: 20 anni di attività' oggi a Roma. I requisiti necessari per conservare in banca il sangue cordonale prelevato rendono - spiegano gli esperti - sicuramente piu' alta la soglia di ingresso delle sacche ma ne risulta anche migliorata la qualità. Il totale delle unità 'bancate' in Italia a scopo solidaristico è oggi di 28.464, un numero che fa della nostra rete una delle prime in Europa: solo Belgio, Gran Bretagna e Spagna infatti superano le 20 mila unità.


Nel mondo, dal 1993, esistono 50 banche per la raccolta del cordone ombelicale distribuite in 27 Paesi con una disponibilità globale di 450 mila unità di sangue cordonale. Ciò ha reso possibile, ad oggi in circa 20 anni di esperienza, il trapianto di staminali da sangue cordonale in 20mila casi, per curare un numero di patologie sempre maggiori quasi tutte legate a ematologia e problemi immunitari.
Per quanto riguarda invece le richieste di conservazione 'dedicata', quelle cioè finalizzate al trattamento terapeutico di familiari (l'unico consentito dalla legge), generalmente un fratello e una sorella che al momento della nascita risultano colpiti da patologie curabili con il trapianto cellule cordonali, nel 2009 è stato di 246.

Fonte: AdnKronos
 

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