E' in una proteina la chiave per contrastare i sintomi secondari del Parkinson, legati alle cure contro la malattia. Uno studio condotto da ricercatori francesi dell'Inserm e del Cnrs, pubblicato su 'Science Translational Medicine', potrebbe migliorare la vita dei malati grazie al 'riavvio' della produzione della proteina "GRK6" che controlla il circuito dei recettori della dopamina.
La malattia di Parkinson, che colpisce il sistema nervoso centrale, si caratterizza per disturbi motori dovuti a mancanza di dopamina nel cervello. A questa carenza si sopperisce con trattamenti a base di L-dopa. Purtroppo dopo qualche anno cominciano i disturbi secondari. Ora i ricercatori francesi hanno scoperto che, nei ratti, aumentare l'espressione di GRK6 permette di mantenere gli effetti positivi della terapia.
"La scoperta - spiega Erwan Bezard dell'Inserm - dimostra che ci stiamo concentrando su 'una buona molecola'. Ma siamo coscienti che la tecnica utilizzata in laboratorio non può essere utilizzata in tempi brevi nell'uomo". I ricercatori sono attenti, spiegano, a tutte le molecole che potrebbero imitare l'azione della proteina GRK6.
Fonte: Adnkronos
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