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Pediatra: malessere stagionale può nascondere mononucleosi e virus intestinali

Pediatria | 29/04/2010 15:58

Stanchezza, astenia, sonnolenza e la voglia di non fare nulla. E' 'la sindrome della primavera', un insieme di lievi malesseri in arrivo con la bella stagione. Ad accusare i primi sintomi sono soprattutto i più piccoli, ma anche gli adulti spesso non sono immuni. E in alcuni casi potrebbe coprire infezioni più complicate come mononucleosi e virus intestinali. "I genitori chiedono perché i ragazzi in questo periodo dell'anno sono stanchi, la risposta è nei cambiamenti portati dalla primavera", afferma Marina Camissa, pediatra collaboratrice del team scientifico del portale www.bimbiealimentazione.e-coop.it, che spiega all'Adnkronos Salute come affrontare le conseguenze di caldo e sole. "I cambiamenti della durata di luce-buio e dell'aumento della temperatura - ricorda l'esperta - hanno effetti sul nostro organismo e tutti quanti abbiamo bisogno di riacclimatarci". Per i ragazzi, però, questo periodo dell'anno risulta particolarmente sensibile soprattutto per l'avvicinarsi della chiusura delle scuole e 'lo sprint' per recuperare in vista degli scrutini. I più fragili e sensibili ai malesseri della bella stagione sono le ragazze e gli allergici. "Per le giovanissime la pubertà significa la scoperta del ciclo mestruale - sottolinea Camissa - e così sono soggette anche ad un deficit di ferro dovuto alle perdite ematiche. Poi in questo periodo c'è il 'boom' delle allergie e i ragazzi colpiti soffrono di rinite e starnuti che peggiorano la situazione". Secondo la pediatra, per loro una soluzione per alleviare l'astenia e spossatezza è non trascurare il sonno e l'alimentazione: "Devono dormire 8-9 ore al giorno e riposare bene. Questo cambiamento incide anche sugli ormoni e la stanchezza va recuperata. L'alimentazione poi è fondamentale per due ordini di fattori: l'aumento dei liquidi persi con il caldo e l'incremento delle vitamine della frutta".

Ma c'è anche chi potrebbe sfruttare la 'sindrome da primavera' a proprio vantaggio. Sono i bambini in sovrappeso, che in questo periodo per una naturale inappetenza andrebbero invogliati a cambiare l'alimentazione. "I genitori devono seguirli e sforzarsi di più nel mantenere gli orari regolari - avverte l'esperta - avvicinandoli al consumo di frutta di stagione come banane, fragole, pesche, albicocche, ciliege, angurie. E anche il gelato può diventare una valida alternativa". Attenzione poi a non sottovalutare i sintomi della 'sindrome da primavera': per la pediatra se si protrae per diversi giorni potrebbe mistificare forme virali facili da sottovalutare. "Mononucleosi e forme subdole di virus intestinali possono accompagnarsi con stanchezza diffusa e astenia, simili ai malesseri di stagione".

Nessun allarme, ma è necessario contattare il medico per gli esami del caso. "L'ansia dei genitori è altissima e quindi si deve lavorare per cercare di dare il supporto necessario - conclude la pediatra - un aiuto che cerchiamo di fornire con il portale www.bimbiealimentazione.e-coop.it, dove l'obiettivo è quello di aiutare l'intera famiglia ad affrontare le patologie più o meno gravi con tutta la serenità e comprensione possibile".

Fonte: adnkronos

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