Uno studio effettuato presso la Divisione di Epidemiologia Clinica sul Cancro del Centrum Onkologiskt dell’Accademia Sahlgrenska in Svezia, ha avuto come scopo di valutare la possibile relazione tra l'uso d’insulina glargine e l'insorgenza di neoplasie.
A tale scopo sono state seguite 114.841 persone che avevano avuto una prescrizione medica per l'insulina tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2005. Dal 1° gennaio 2006 al 31 dicembre 2007, è stata osservata la comparsa di neoplasie maligne.
Dall’analisi dei risultati raccolti è emerso che i pazienti cui è stata somministrata la sola insulina glargine (non altri tipi d’insulina), rispetto agli altri pazienti cui sono stati somministrati diversi tipi d’insulina, hanno un RR (valore di rischio relativo) pari a 1.99 (95% IC 1,31-3,03) per il tumore al seno, 0,93 (95% IC 0,61-1,40) per il tumore gastrointestinale, 1,27 (95% IC 0,89-1,82) per il tumore della prostata e 1,07 (95% IC 0,91-1,27) per qualsiasi tipo di neoplasia maligna. Considerando diversi fattori, quali l’età, il fumo, l’indice di massa corporea, l’età d’insorgenza del diabete, l'età alla nascita del primo figlio, le malattie cardiovascolari e l'uso di estrogeni è emerso un RR per il cancro al seno pari a 1,97 (95% IC 1,29-3,00).
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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