Nelle donne in post-menopausa, un aumento della resistenza all'insulina è associato a un aumentato rischio di diabete, malattie cardiovascolari e al cancro al seno. La terapia ormonale sostitutiva può ridurre la resistenza all'insulina mentre l'assunzione di trimetilxantina è indicata per diminuire l'incidenza del diabete. Lo scopo di uno studio condotto dal Dipartimento di Medicina Interna, dell’Istituto di Medicina Interna e Terapia Medica dell’Università degli Studi di Catania, è stato quello di valutare i possibili effetti concomitanti della terapia ormonale sostitutiva e l'assunzione di trimetilxantina sulla resistenza all'insulina e sulle caratteristiche nutrizionali e clinici interdipendenti.
Durante lo studio sono state esaminate un totale di 478 sane in postmenopausa, non-diabetiche (con età 54,5 +/- 4,2 anni), di queste 360 hanno seguito una terapia ormonale sostitutiva per almeno due anni mentre 118 donne non sono state trattate con alcuna terapia ormonale.
La resistenza all'insulina è stata valutata con un modello di omeostasi convenzionale (HOMA-IR).
Dai risultati ottenuti è emerso che la resistenza all'insulina è direttamente correlata all'indice di massa corporea e non all'età e alla pressione sanguigna; nelle donne in menopausa ipertese l’indice di massa corporea è leggermente più elevato, ma il grado d’insulino-resistenza è risultato lo stesso delle donne normotesi. Le donne in terapia ormonale sostitutiva invece hanno mostrato un'insulino-resistenza più bassa, ma non una più bassa preponderanza all’ipertensione arteriosa.
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