Nonostante il consenso generale che la gelosia normale è eterogenea, si conosce molto poco su questo specifico argomento. In uno studio condotto dai Dipartimenti di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie della Università di Pisa è stata esplorata la possibilità di poter distinguere tra quattro sottotipi di gelosia “normale” (depressiva, ansiosa, ossessiva e paranoica) utilizzando un gruppo di 500 studenti universitari sani per mezzo di un questionario appositamente progettato chiamato “ questionario della Gelosia” o QUEGE. QUEGE è uno strumento self-report di 30 domande che esplora la presenza, la frequenza e la durata dei sentimenti e comportamenti legati alla gelosia. Questo è stato ideato per indagare quattro profili psicopatologici ipotetico: depressiva, paranoico, ossessivo e ansioso.
L'analisi fattoriale ha individuato cinque anziché quattro sottotipi ben delineati: autostima, paranoia, sensibilità interpersonale, paura di essere abbandonato, e ossessività. Statisticamente le donne hanno mostrato livelli significativamente più bassi di autostima e alti livelli di ossessività rispetto agli uomini. La giovane età (<25 anni) è stata associata a livelli più bassi di autostima e maggiori livelli di
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
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