Cancro al seno col pancione: un dramma nel dramma che colpisce in Italia una donna in dolce attesa su 3 mila. Con numeri in crescita, avvertono gli esperti, complici la possibilità di diagnosi sempre più precoci e l'aumento dell'età media alla prima gravidanza (sopra i 30 anni, in molti casi intorno ai 35). Risultato: oggi il 15% dei tumori al seno scoperti nelle under 35 riguarda una donna incinta. Del big killer 'in rosa' durante la gravidanza, e delle nuove terapie personalizzate che aiutano a salvaguardare il benessere del nascituro, si parlerà alla Insubria International Summer School, organizzata a giugno dall'università dell'Insubria a Induno Olona (Varese), in collaborazione con il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York.
"Quello del tumore al seno durante la gravidanza è uno dei temi più scottanti e d'attualità in senologia", spiega Francesca Rovera, direttore del Centro di ricerche in senologia dell'università dell'Insubria. Sull'argomento si confronteranno a Varese "centinaia di senologi da tutto il mondo", con "l'intervento di ben 7 relatori dal Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York". Fra gli interventi anche quello di Umberto Veronesi. "Una diagnosi di tumore al seno in una donna in stato di gravidanza - sottolinea Rovera - pone problemi specifici che richiedono una particolare sensibilità e professionalità da parte del medico. E' noto che le neoplasie che colpiscono pazienti in giovane età hanno una prognosi generalmente più severa". E "se a questo si associa lo stato di gravidanza, si comprende l'essenzialità di un approccio multidisciplinare che coinvolga senologo e oncologo, ma anche ginecologo, neonatologo e psicologo". Quando il cancro al seno attacca una donna in gravidanza, il primo problema è la diagnosi. Nella maggior parte dei casi, sottolineano infatti gli esperti, le gestanti si accorgono in ritardo di avere un tumore. Nonostante i continui controlli per la gravidanza, nel 90% dei casi sono le stesse pazienti a rilevare i sintomi della malattia. In generale, il ritardo diagnostico è compreso tra un mese e mezzo e 6 mesi. Da un lato perché il naturale ingrossamento del seno in gravidanza complica l'esame obiettivo della parte; dall'altro perché la gestante esita a sottoporsi ad accertamenti diagnostici, per paura di causare danni al nascituro. La diagnosi corretta prevede anche in questi casi che, di fronte a un nodulo sospetto, si proceda a un'ecografia mammaria e a un esame cito-istologico.
Fonte: Adnkronos
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