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Cellule staminali modificate “scudo” per cuore dopo infarto

Cardiologia | 21/07/2010 12:31

Minuscole impalcature in plastica, ricoperte di cellule staminali ingegnerizzate ad hoc, riducono i danni e favoriscono una migliore funzione cardiaca dopo l'infarto. Lo rivela uno studio condotto finora su modelli animali dal team di Matthias Siepe dell'Università di Friburgo (Germania), presentato in California in occasione di un meeting dell'American Heart Association. Lo studio puntava a comprendere meglio i possibili vantaggi di uno 'scudo' anti-infarto a base di staminali modificate.

Così i ricercatori hanno impiantato a cinque gruppi di roditori, composti da 10 ratti ciascuno, minuscole impalcature di poliuretano con differenti cellule staminali ingegnerizzate. Tre gruppi di animali hanno ricevuto cellule modificate che producevano grandi quantità di altrettante citochine (Hgf, Sdf-1 o Vegf). Gli altri due gruppi hanno ricevuto rispettivamente staminali non modificate o un gene particolare (Akt1). Nelle sei settimane di osservazione i ricercatori hanno notato significativi miglioramenti nella pressione degli animali che avevano ricevuto l'impianto delle mini-strutture salva-cuore con staminali modificate per produrre Akt1, Sdf-1 e Hgf. Non solo, due terapie (quelle per l'iperproduzione di Sdf-1 e Akt1) sembrano aver limitato il danno per il cuore legato all'attacco cardiaco.

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Per commentare e approfondire l’argomento: Gruppo Nuove Frontiere della Genetica

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