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Sistema immunitario coinvolto in sviluppo Parkinson. Scoperti geni “chiave”

Neurologia Adelaide Terracciano | 23/08/2010 15:47

Il sistema immunitario potrebbe avere un ruolo chiave nello sviluppo della malattia di Parkinson. Lo dimostra uno studio americano che ha coinvolto per ben 20 anni circa 4.000 persone, la metà delle quali affetta dalla grave patologia neurodegenerativa: ebbene, il team della University of Washington spiega su 'Nature Genetics' di aver evidenziato un'associazione tra i geni che controllano le difese dell'organismo e la malattia, aprendo la strada a possibili nuove terapie farmacologiche. I geni in questione sono conosciuti come Hla e permettono al nostro organismo di distinguere fra minacce esterne che invadono il corpo e tessuti interni da preservare. In teoria, dunque, ci consentono di combattere gli attacchi di batteri e virus e di mantenerci in salute.

Ma si tratta di un sistema che non è infallibile, assicurano gli scienziati: alcune versioni di questi geni sono associate con l'aumento del rischio o, viceversa, con una protezione maggiore nei confronti di minacce esterne o anche con lo sviluppo di malattie autoimmuni. Insomma, secondo gli esperti, alcune persone avrebbero geni 'fallati' che, fra le altre cose, provocherebbero processi infiammatori che aprono la strada al Parkinson. Cyrus Zabetian, autore principale dell'indagine, evidenzia che "i nostri risultati andranno approfonditi: capire meglio il collegamento fra Parkinson, sistema immunitario e infiammazione ci consentirà di creare terapie efficaci".

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Bibliografia: Hamza TH et al. Common genetic variation in the HLA region is associated with late-onset sporadic Parkinson's disease. Nat Genet. 2010 Aug15. Per commentare e approfondire argomento: Gruppo Nuove Frontiere della Genetica

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