Il rischio di sviluppare nuove lesioni cerebrali si è ridotto del 50% se i pazienti con forme precoci di sclerosi multipla stanno assumendo Atorvastatina. Uno studio ha arruolato 81 pazienti, di età compresa tra 24 e 48 anni; il 76.5% dei partecipanti era di sesso femminile; il 92.6% era di razza bianca. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 80 mg/die di Atorvastatina, oppure placebo. L’endpoint primario dello studio era lo sviluppo di 3 o più nuove lesioni cerebrali alla risonanza magnetica per immagini, o 1 o più esacerbazioni cliniche, entro 12 mesi. Ai pazienti che hanno incontrato l’endpoint primario è stato offerto un trattamento settimanale con un farmaco modificante la malattia.
Il 49% dei 49 pazienti trattati con Atorvastatina ha raggiunto l’endpoint primario contro il 56.3% dei 32 pazienti trattati con placebo ( p=0.65 ). Il 55.3% dei pazienti, che avevano ricevuto Atorvastatina, non hanno sviluppato nuove lesioni in T2 fino al 12° mese o prima di iniziare la terapia con Interferone beta-1a ( Avonex ), contro il 27.6% dei pazienti del gruppo placebo. Lo studio è stato compiuto presso il Multiple Sclerosis Center dell’UCSF ( University of California - San Francisco ) e i dati sono preliminari, e necessitano di conferma in studi di dimensioni maggiori.
Fonte: American Academy of Neurology Meeting, 2010
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