Un cuore interamente artificiale è stato impiantato al Policlinico Umberto I di Roma su un uomo di 71 anni che, a causa di una cardiopatia ischemica terminale e data l'età, non era candidabile al trapianto d'organo. La delicata operazione chirurgica è stata eseguita sabato nel Dipartimento cuore e grossi vasi dell'ospedale capitolino, diretto da Carlo Gaudio. Il dispositivo utilizzato - spiega oggi l'Umberto I in una nota - è un cosiddetto sistema di assistenza ventricolare sinistra (Lvad) di tipo 'Jarvik 2000'. E' il 47esimo impianto del genere in Italia dal 2007, nell'ambito del Progetto 'David'.
Questo cuore artificiale è composto da una pompa centrifuga che viene inserita nel ventricolo sinistro del paziente e svolge la funzione di incrementare, fino a livelli fisiologici, la portata del sangue in tutto il corpo. Il dispositivo, 7 centimetri di lunghezza e 2,5 di diametro, ha forma cilindrica e resta alloggiato all'interno del cuore. L'intervento, durato complessivamente 6 ore e mezzo, è stato eseguito dall'equipe composta da Giuseppe Mazzesi e Fabio Miraldi, con Antonio Barretta. La delicata gestione anestesiologica dell'operazione, e il successivo trattamento in terapia intensiva, sono stati condotti dall'Unità operativa di cardio-anestesia diretta da Luigi Tritapepe, con Claudio Di Giovanni.
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