Canali Minisiti ECM

Peptidi natriuretici di tipo B e il rischio cardiovascolare: review

Cardiologia | 25/08/2010 12:42

La misurazione della concentrazione del peptide natriuretico di tipo B o del suo precursore, il frammento N-terminale; NT-proBNP è consigliata nei pazienti con sintomi di disfunzione ventricolare sinistra e in altre circostanze, ma la rilevanza di questi peptidi per le malattie cardiovascolari nella popolazione con o senza malattia vascolare stabile è ancora incerta. Un gruppo di ricercatori dell’University of Cambridge ha raccolto i dati di quaranta studi prospettici a lungo termine per un totale di 87.474 partecipanti e 10.625 esiti cardiovascolari incidenti. In un confronto tra individui nel terzo più alto con quelli nel terzo più basso di valori basali di peptidi natriuretici, il rapporto di rischio combinato, corretto per diversi fattori di rischio convenzionali, è stato pari a 2.82 per la malattia cardiovascolare.

L’analisi di 6 studi con almeno 250 esiti cardiovascolari ha mostrato un fattore di rischio aggiustato di 1.94. I fattori di rischio sono risultati ampiamente simili con il peptide natriuretico di tipo B e con il suo precursore e per diversi rischi vascolari al basale. Saggi per la misurazione delle concentrazioni del peptide natriuretico di tipo B o del suo precursore in aggiunta alla misurazione dei tradizionali fattori di rischio hanno portato in generale modesti miglioramenti nella discriminazione del rischio. In conclusione, gli studi prospettici disponibili hanno indicato forti associazioni tra la concentrazione di peptide natriuretico di tipo B circolante e rischio cardiovascolare in un intervallo di differenti situazioni cliniche.

pubblicità

Bibliografia: Emanuele Di Angelantonio et al.B-Type Natriuretic Peptides and Cardiovascular Risk. Systematic Review and Meta-Analysis of 40 Prospective Studies. Circulation;120:2177-2187

Commenti

I Correlati

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ti potrebbero interessare

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ultime News

Più letti