Il network 'salvacuore' è sempre più esteso: i tre quarti degli ospedali italiani sono in rete e nel 2007 si sono contati oltre 250 centri di emodinamica. Le coronarografie superano quota 265.000 e sono oltre 128.000 le angioplastiche, di cui il 90% con impianto di stent.
La mappa della rete per l'infarto si allarga anche alle aree del sud meno servite. Nella cardiologia invasiva si eseguono procedure di emergenza, con riapertura della coronaria colpevole dell'infarto che consente spesso di recuperare muscolo cardiaco e vite umane. La diffusione dei laboratori di emodinamica garantisce maggiore omogeneità di accesso all'angioplastica 24 ore su 24. La fotografia della rete, chiamata RETE IMA WEB è stata presentata a Bologna in occasione del XXVIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia Invasiva e rivela un netto miglioramento rispetto al passato ma ancora differenze fra le varie regioni e province d'Italia.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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