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Protestano le vittime di danni da trasfusione: troppe ingiustizie

Ematologia | 15/09/2010 19:27

In piazza a Roma le persone vittime di danni da trasfusione con sangue infetto. Da ieri mattina un centinaio di contagiati dai virus Hiv e Hcv, a causa di trasfusioni non sicure e somministrazione di farmaci emoderivati, ha iniziato una protesta permanente a piazza Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati. Chiedono al Governo di risolvere "l'ingiustizia di una transazione", quella in corso tra il ministero della Salute e circa 6 mila cittadini in causa con lo Stato. "Stanno arrivando da tutta Italia", riferisce  Luigi Ambroso, presidente del Comitato 210/92, presente alla manifestazione.

Ma la protesta non si esaurira' con la giornata di ieri. "Il Parlamento - spiega Ambroso - verra' 'presidiato' da numerose associazioni e comitati spontanei di protesta aderenti, fino a quando non si risolvera' la questione in modo equo per tutti. Ci sara' ad esempio un nostro camper, che abbiamo noleggiato per un mese". In bella un manifesto recita "Sangue infetto: la strage dimenticata e nascosta". Le trattative con il ministero della Salute per i risarcimenti proseguono da anni. "Dopo tre anni e mezzo - sottolinea Ambroso - il 3 agosto il ministero ha reso noto come intende procedere". E per le vittime del sangue infetto e' arrivata la doccia fredda. "Appare il requisito del danno minimo e, soprattutto, compare la discriminazione tra categorie: per lo stesso danno fisico il ministero propone ad un emofilico 400 mila euro e ad un emotrasfuso 68 mila euro. Sei volte di meno. Inoltre - aggiunge Ambroso - il dicastero propone di pagare subito chi ha 'le carte in regola', mentre chi ha problemi di prescrizione dovrebbe confidare in un decreto legge 'salva esclusi' successivo, di cui non esiste nessuna garanzia e nessun impegno scritto".

Le vittime di danni da trasfusione con sangue infetto chiedono in primo luogo parita' di risarcimento tra le categorie di danneggiati. "No a discriminazioni tra emofilici e talassemici da un lato, e altre categorie dall'altro", spiegano in una nota l'Associazione 210/92 e il Comitato spontaneo Blogspot. "E non si tratta - spiegano - di togliere ai primi per dare ai secondi, ma di innalzare le offerte per gli emotrasfusi. La copertura finanziaria c'è, basta utilizzare tutte le risorse disponibili che la legge 244 del 2007 ha messo a disposizione, per 15 anni anziche' per 10. Possibilita' assicurata dai massimi dirigenti del ministero, compresi ministro e viceministro, a maggio 2010". I danneggiati da sangue infetto chiedono anche di far scomparire la prescrizione. "L'Avvocatura di Stato vorrebbe usare questo sistema disumano. In questo modo il 60% di noi verrebbe escluso dalla transazione. Secondo noi - sottolinea Ambroso - non esistono esclusi.

Tutti dobbiamo essere pagati egualmente, senza distinzione di categorie, senza considerare la prescrizione".

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