Per gli addetti ai lavori i dati presentati al Festival della salute sul fenomeno dell'obesità infantile preoccupano; soprattutto per le conseguenze per la salute e l'impatto per l'assistenza sanitaria: la percentuale di obesità infantile è passata in pochi anni dal 9 al 12,3%, mentre il sovrappeso è arrivato in media al 24%.
La regione che sembra al vertice di questa triste classifica è la Campania con più del 40% di bimbi sovrappeso e nella città di Napoli con il 21% di bambini obesi. Le cifre preliminari di questa tendenza, indice di cattiva alimentazione di stili di vita scorretti fin dalla giovane età, sono stati appena elaborati da una indagine dell'Istituto superiore di sanità chiamata Passi. La più vasta mai attuata in Italia , spiega Donato Greco che ha coordinato lo studio, su 45000 bambini delle scuole elementari e medie. Dalla ricerca emergono importanti differenze regionali: in Campania i bambini obesi arrivano addirittura al 24% degli intervistati, in Toscana al 10% mentre i bambini in sovrappeso in questa regione sono il 29%% .
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
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