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Rischi citomegalovirus in gravidanza. Nasce associazione “Anticito”

Ginecologia | 15/11/2010 11:45

Conoscere i rischi legati all'infezione da citomegalovirus e supportare i genitori che devono affrontare un'eventuale infezione. Nasce con queste finalità l'associazione 'Anticito', fondata da Andrea e Giada Benetton che hanno affrontato la battaglia con questo virus quando aspettavano la loro figlia Isabella. Un'esperienza difficile, ma conclusa felicemente che hanno voluto divenisse punto di partenza per aiutare altri genitori. Il virus del citomegalovirus, in gravidanza, può passare attraverso la placenta e provocare infezioni di diverse entità. Nel primo trimestre può provocare aborti e, nei casi più gravi, danni al bambino come sordità, ritardo mentale, malformazioni, danni all'intestino. "Quando scopri di avere il virus dentro di te - spiega Giada Briziarelli Benetton - provi tanta paura. Temi che possa contagiare il tuo bambino. Leggi, studi, t'informi e speri che l'amore possa vincere tutto. Purtroppo non è così! Hai bisogno di medici competenti che ti aiutino a tentare ogni cura. I costi sono altissimi ma c'è la speranza di riuscire". 

Sottoponendosi a terapie sperimentali, molto costose e difficili da reperire, Giada è riuscita a evitare gravi danni di salute alla sua bambina. Ora però il pensiero va a chi non è informato, a chi non ha mezzi e alla necessità di finanziare la ricerca perché possa mettere a disposizione fondi per terapie e cure mirate. All'interno dell'associazione un gruppo di esperti, diretti dal professor Giovanni Nigro, uno dei massimi esperti dell'infezione, studierà, valuterà i vari casi per aiutare chi ha contratto il citomegalovirus inconsapevolmente, visto che attualmente le precauzioni per evitare il contagio sono soprattutto di natura igienica. "Abbiamo bisogno di conoscere meglio questo nemico ampiamente sottovalutato per la mamma e il suo bambino", conclude Giada Benetton

Fonte: Adnkronos

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