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Carcinoma della cervice uterina durante gravidanza trattato con chemioterapici neoadiuvanti: case report

Ginecologia | 23/11/2010 11:24

Una delle più comuni patologie associate alla gravidanza è il carcinoma della cervice; per il suo trattamento durante il primo e secondo trimestre le pazienti possono ricevere la stessa terapia usata per le donne non gravide. Si può scegliere in alcune circostanze di utilizzare la chemioterapia neoadiuvante ma fino ad oggi sono stati segnalati solo pochi casi. Rabaiotti e collaboratori hanno seguito una donna gravida di ventisette anni, ricoverata presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, alla quindicesima settimana di gestazione, cui è stato diagnosticato mediante FIGO un cancro squamoso della cervice allo stato IB2. La paziente si è rifiutata di interrompere la gravidanza e ha iniziato una terapia con cisplatino (chemioterapico neoadiuvante) alla diciottesima settimana.

 

È stato eseguito un taglio cesario con chirurgia radicale alla trentaduesima settimana e il bambino è nato sano. Quattro settimane dopo il taglio cesario è stata iniziata la terapia con i chemioterapici. A un anno dall’intervento chirurgico si è riformato il carcinoma e la paziente è deceduta nell’arco di un anno. La cura di un carcinoma della cervice con chemioterapici neoadiuvanti seguita da chirurgia radicale non è risultata adatta, anche se la strategia terapeutica a base di platino è risultata sicura per il bambino, il quale non riporta conseguenze di alcun genere relative all’uso di questi chemioterapici anche nei follow-up più recenti.

Bibliografia: Rabaiotti E. at al., Management of locally advanced cervical cancer in pregnancy: a case report.Tumori. 2010 Jul-Aug;96(4):623-6.

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