Canali Minisiti ECM

Congresso Sic 1/ Obiettivo raggiunto: rafforzato il rapporto con il Centro Studi (di Paolo Marino, presidente della Società italiana Cardiologia)

Cardiologia Redazione DottNet | 13/12/2010 19:57

L’obiettivo della Presidenza e del Consiglio Direttivo non fu solo quello di continuare le attività già consolidate negli anni precedenti, ma anche di impostare una diversificazione delle attività scientifiche tale da assicurare alla Società un impegno temporalmente meglio distribuito e più diversificato sul piano dei contenuti. A tale scopo venne formalizzato un incarico biennale di consulenza nei confronti del Dott. Roberto Marchioli, metodologo di riferimento per studi multicentrici, quale responsabile del Centro Studi SIC, come da puntuale modifica di Statuto.

La necessità di un referente per il Centro Studi che non apparisse legato  da rapporti precedenti con i membri del CD ma il cui profilo professionale potesse garantire il futuro avviamento di quell’attività di confezionamento e di monitoraggio di studi multicentrici nel quale la Società potesse riconoscersi, era apparsa evidente sin dai primi mesi della nuova Presidenza. Dopo un iniziale, contenuto investimento in strumentazione  informatica atta a rendere la SIC autonoma sotto il profilo della gestione e del monitoraggio dei dati, il Centro Studi mise in atto una procedura di censimento delle strutture cliniche che partisse dalle Cattedre di Cardiologia afferenti al raggruppamento scientifico/disciplinare MED/11 e che potesse, della rete iniziale, costituirne l’ossatura. L’occasione per il primo studio fu fornita da Novartis, con la attribuzione al Centro Studi del coordinamento, per l’Italia, di uno studio internazionale finalizzato alla utilizzazione di un anticorpo monoclonale anti‐interleuchina 1 quale trattamento di profilassi cardiovascolare in pazienti affetti da pregresso infarto miocardico e caratterizzati da elevati valori di proteina C‐reattiva. Il Progetto prevedeva l’arruolamento di 6900 pazienti in vari Paesi (poco meno di 300 per  l’Italia) da seguire per un arco di quattro anni e mezzo. Sul piano del Congresso annuale sono state create le prestigiose letture Lancisi e Da Vinci, rispettivamente per le Scienze Cliniche e quelle di base, oltre alla creazione del Premio Condorelli, che intendeva essere un riconoscimento ad uno studioso Italiano, a conclusione di carriera, che avesse dato significativi contributi alle Scienze Cardiovascolari di base o applicate, nell’Insegnamento della Cardiologia o nella Pratica Clinica Cardiovascolare.

L’attribuzione di questo premio andò per l’anno 2009 al professor Sergio Dalla Volta, e per l’anno 2010 al professor Fulvio  Camerini. Nei confronti dei Gruppi di Studio della Società è stato strutturato un incontro biennale (il primo in primavera in sede a Roma ed il secondo in autunno, per le prime due edizioni in Sardegna, in occasione delle Giornate Cardiologiche del professore Giuseppe Mercuro). L’obbiettivo era quello di rinforzare il rapporto tra Società e Gruppi di Studio rappresentando questi ultimi le punte più avanzate della ricerca in ambito societario. Tale positivo rapporto portava al confezionamento di tre articoli, a nome del gruppo di studio di Ecocardiografia, su riviste impattate per il biennio 2009 ‐2010, oltre ad una review da dedicare alle malattie rare edita dai gruppi di studio "Anatomia e patologia cardiovascolare e Cardiomiopatie e malattia del pericardio" e di prossima pubblicazione sul Journal Cardiovascular Medicine.

pubblicità

Il bienno descritto ha visto altresì la conquista di un Impact Factor da parte del Journal Cardiovascular Medicine e l'attribuzione dello stesso giornale, pur nel più generale contesto federativo, alla componente universitaria. Il professor Bugiardini veniva nominato Editor in sostituzione del compianto professor Chiariello, con l'intento di consolidare il giornale dei suoi contenuti scientifici e di garantirne il continuo affinamento sul piano di contenuti e del peso scientifico. La Società inoltre ha proseguito il processo di confronto con la società civile su significative iniziative di prevenzione cardiovascolare con la compagna "Battiti per il tuo cuore" in collaborazione con Argon Media Editoriale ed il MIUR. In particolare la campagna con il MIUR prevedeva la diffusione, verso le giovani generazioni, di informazioni sulle malattie cardiovascolari e sulla prevenzione delle stesse, oltre a promuovere iniziative mirate all'acquisizione, degli studenti e insegnanti interessati, di adeguate competenze tecniche da attuare nel malaugurato caso di compromissione delle funzioni vitali (arresto cardiaco). Da ultimo è stata diffusa, con cadenza bimestrale, una newsletter che potesse fornire ai soci notizie della vita societaria ma utili a garantire quel regolare contatto con la base che in precedenza era stato solo affidato al veicolo cartaceo. La newsletter si affiancava ad un costante aggiornamento del portale ufficiale della società che si arricchiva di continue e nuove articolazioni, oltre alla diffusione trimestrale del "Bollettino della Società Italiana di Cardiologia" prosieguo del glorioso "SIC et Simpliciter" di cui diventava direttore responsabile il professor Francesco Fedele, che ne rinnovava il nome con quello di SIC‐Tribune. Infine, nell'ambito dell'attenzione rivolta alle giovani generazioni di cardiologi, la Fondazione Italiana Cuore e Circolazione onlus e la Società Italiana di Cardiologia promovevano la prima consulta nazionale dei dottorati di ricerca in scienze cardiovascolari ad Erice, presso il Centro Fondazione Ettore Majorana, con lo scopo di favorire gli scambi culturali scientifici tra i dottorati di ricerca e avviare tra i giovani un network di ricerca cardiovascolare accademica.

Commenti

I Correlati

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ti potrebbero interessare

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ultime News

Più letti