La Fondazione Italiana Cuore e Circolazione – Onlus e la Società Italiana di Cardiologia, attraverso un protocollo d’intesa formato con il MIUR hanno iniziato da due anni una campagna di diffusione dell’educazione alla rianimazione cardiopolmonare, organizzando in 16 Regioni italiane Corsi BLD‐D riservati a docenti e studenti maggiorenni delle Scuole secondarie di II grado. Questa Campagna che nel 2009 ha portato alla organizzazione di 16 Corsi BLS‐D con il coinvolgimento di circa 600 fra docenti e studenti èattualmente in fase di stallo per la carenza di fondi da parte del MIUR. Erano stati gettati dei germi che rischiano di non germogliare se non si risolve il problema economico.
Nello stesso tempo, il medesimo protocollo d’intesa prevedeva il lancio di una Campagna di Prevenzione della Morte Improvvisa nei giovani attraverso uno screening elettrocardiografico e, ove occorra degli esami più sofisticati, tendenti a rivelare patologie del cuore su base genetica che possono provocare la morte improvvisa nei giovani. I progetti pilota che dovevano iniziare quest’anno sono anch’essi in stand by per la mancanza di fondi da parte del MIUR. Per questo motivo abbiamo avanzato una richiesta al Segretariato Sociale della RAI per ottenere una campagna di raccolta fondi dedicata da mettere in atto nel primo semestre del 2011. La morte improvvisa può colpire anche soggetti giovani, apparentemente sani. Ne sono affetti all’anno 4‐5 soggetti ogni 100.000 giovani sotto i 35 anni, in pieno benessere. Sono eventi tragici, devastanti dal punto di vista famigliare e sociale: si possono prevenire? Gli studi patologici condotti nell’ultimo ventennio hanno dimostrato che il fenomeno interessa soggetti con malattie cardiovascolari occulte e che lo sforzo o l’emozione triplicano il rischio. Esistono, infatti, cardiopatie perfettamente compatibili con prestazioni meccaniche di cuore anche di livello elevato, che mostrano una vulnerabilità elettrica a rischio di fibrillazione ventricolare e arresto cardiaco. Si tratta di difetti congeniti (anomalie delle arterie coronarie o del tessuto di conduzione) o malattie genetiche (cardiomiopatie) che possono essere facilmente identificate mediante screening elettrocardiografico. La donna è protetta in età giovanile dal rischio aterosclerotico per il suo assetto ormonale.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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