Un dolcificante 300 volte più potente dello zucchero ma, esattamente come le classiche zollette, di origine naturale e dunque privo di rischi per la salute. A sostituire aspartame o acelsufame, polverine addolcenti molto utilizzate ma ottenute chimicamente, potrebbe essere presto un prodotto estratto da una pianta sudamericana allo studio presso l'università della Georgia (Usa), i cui ricercatori hanno pubblicato i risultati dei loro esperimenti sul 'Journal of Agricultural and Food Chemistry'.
La Stevia - così si chiama la pianta che dà origine al nuovo dolcificante - viene già utilizzata in bevande e cibi in Asia e America Latina. Ma negli Stati Uniti e in Europa più volte sono stati sollevati dubbi sulla sua sicurezza e soprattutto sulla capacità di mantenere inalterate le caratteristiche con l'esposizione ai raggi solari. Ora, gli studiosi americani hanno provato scientificamente che le proprietà della Stevia sono stabili: esponendo un bicchiere di cola e limone dolcificati con estratto della pianta ai raggi solari per una settimana di seguito, in laboratorio non sono state osservate degenerazioni delle sostanze. Il nuovo “alleato” della linea potrebbe dunque arrivare nei nostri supermercati.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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