La legge sulla procreazione medicalmente assistita appare in contrasto con la Costituzione laddove vieta la fecondazione eterologa e prevede sanzioni alle strutture che dovessero praticarla in quanto 'non garantisce alle coppie cui viene diagnosticato un quadro clinico di sterilita' irreversibile il diritto fondamentale alla piena realizzazione della vita privata familiare'. E' questo uno dei passaggi dell'ordinanza con cui la prima sezione civile del Tribunale di Milano ha accolto il reclamo di una giovane coppia di Parma e ha eccepito l'incostituzionalita' della legge 40 del 2004 trasmettendo, cosi', gli atti alla Corte Costituzionale.
Il provvedimento, depositato ieri, ha sospeso la causa avviata dai coniugi che si erano gia' visti respingere dai magistrati la richiesta di ordinare, in via d'urgenza, al ginecologo a cui si erano rivolti di effettuare la fecondazione eterologa per via della 'completa e irreversibile infertilita'' del marito affetto da azoospermia. Il medico, infatti, non aveva potuto procedere in quanto, come lui stesso aveva dichiarato, in Italia la pratica che, in questo caso, riguardava la donazione di gamete maschile, e' vietata.
La coppia, prima dell'estate, ha allora riproposto l'istanza in base a una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo in una controversia contro la legislazione austriaca in materia e ha chiesto, in alternativa, di sollevare la questione di legittimita' costituzionale davanti alla Consulta. Strada, quest'ultima, scelta dai giudici milanesi, cosi' come avevano fatto nei mesi scorsi i loro colleghi di Firenze e Catania.
Il Tribunale, nella sua complessa ordinanza, ha sostenuto innanzitutto che la normativa sulla fecondazione assistita in alcune sue parti, viola gli articoli della nostra Carta che tutelano i diritti 'inviolabili della persona' e in particolare quello 'di formare una famiglia' la cui creazione 'inclusa la scelta di avere figli' risponde anche 'a un interesse pubblico'. I giudici, tra l'altro, hanno anche rilevato che con il divieto di fecondazione eterologa, che e' consentita in molti paesi europei, ' si rischia di non tutelare l'integrita' fisica e psichica delle coppie in cui uno dei due componenti non presenta gameti idonei a concepire un embrione'.
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