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Contraccezione, sempre più difficile calcolare i bioritmi

Ginecologia Redazione DottNet | 03/10/2008 18:12

 Con un occhio al calendario e l'altro al termometro, evitare di rimanere incinta non è poi così facile: con i metodi contraccettivi naturali una coppia su quattro rischia una gravidanza indesiderata.

 Lo ricorda Alessandra Graziottin, direttrice del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano, citando uno studio scientifico pubblicato dalla rivista Lancet. ''Calcolare i bioritmi della donna oggi è sempre più difficile - aggiunge Giovanni Monni, presidente dei ginecologi e ostetrici ospedalieri (Aogoi) - a causa di fattori come le alterazioni del ciclo mestruale, lo stress e il fumo''. I metodi naturali, anche secondo il presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) Giorgio Vittori, ''non possiedono la stessa sicurezza anticoncezionale dei contraccettivi ormonali'': questo, come sottolinea Graziottin, si può tradurre in un aumento degli aborti e del ricorso alla pillola del giorno dopo, il cui uso dal 2001 ad oggi è cresciuto quasi del 60%. Ma oltre al rischio gravidanza, dietro ai metodi naturali si cela un altro pericolo: quello delle malattie sessualmente trasmesse come Aids e sifilide, senza dimenticare le infezioni da herpes e papilloma virus. Le parole del Papa, che oggi ha ribadito il suo no alla contraccezione, ''vanno bene se parliamo di coppie credenti, disponibili ad accettare una gravidanza inattesa e assolutamente sicure della fedeltà reciproca - commenta Graziottin - ma la realtà è ben più complessa, visto il calo del senso di responsabilità, l'aumento della promiscuità e dell'assunzione combinata di alcol e droghe che riducono l'attenzione per l'autoprotezione''.

Occhio dunque ad affidarsi ai metodi naturali, che poi tanto naturali non sono: ''li definirei piuttosto 'innaturali' - prosegue Graziottin - visto che costringono all'astinenza nel periodo dell'ovulazione in cui è massimo il desiderio della donna: così le si nega  il piacere e la felicità del rapporto sessuale''.

SICUREZZA DEI METODI NATURALI. Nella letteratura scientifica si distingue l'uso 'perfetto' e ideale della tecnica dall'uso 'reale'. Come ricorda Graziottin, l'uso ideale del metodo Ogino Knaus (basato sull'astinenza nei 3-4 giorni prima e dopo l'ovulazione) ha un tasso di fallibilità del 9%, l'uso ideale del metodo Billings (che determina il periodo fertile in base alle modificazioni della mucosa cervicale) del 3% e l'uso ideale del rilievo della temperatura basale del 2%. Nell'uso reale, le tecniche vedono salire la fallibilità fino al 25%.

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SICUREZZA DEI METODI 'TRADIZIONALI'. Rischi molto più contenuti, ricorda la ginecologa, con i due contraccettivi più usati in Italia, il profilattico (scelto dal 45% delle coppie) e la pillola (scelta nel 16,3% dei casi). Per il primo la fallibilità nell'uso perfetto e' del 3%, nell'uso reale e' del 14%. Per la seconda, la fallibilità è dello 0,1% per l'uso perfetto, dell'1% per l'uso reale.

  

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