Le Regioni sono ancora indietro nell'assicurare un'assistenza integrata ai pazienti diabetici, a cui spesso manca la continuità assistenziale fra ospedale e territorio. E' quanto è emerso nel corso della congresso 'Prevenire le complicanze del diabete' organizzato dall'Istituto Superiore di Sanità per fare il punto sul progetto Igea per l'assistenza integrata nei pazienti con diabete di tipo 2.
"Il progetto è ancora lontano dai propri obiettivi - conferma Marina Maggini dell'Iss, responsabile di Igea - riuscire a far lavorare insieme tutte le figure mediche legate al trattamento del diabete è richiede un cambiamento molto forte, e poche regioni ci sono già riuscite. Buoni risultati si sono avuti in Piemonte e in Emilia Romagna, dove però si è iniziato a lavorare molto prima, mentre altrove ci sono iniziative a macchia di leopardo. I pazienti inoltre non hanno ancora una buona continuità nelle cure, e manca anche una formazione adeguata per l'autogestione della malattia".
Si tratta di un nuovo farmaco per conservare la funzione beta internazionale: è la ricerca Fabulinus, e quello del pediatrico fiorentino è l'unico centro italiano attivo coinvolto
Soprattutto se rossa e lavorata, analisi su 2 milioni di persone
Con il nuovo sensore FreeStyle Libre 2 Plus le persone possono visualizzare il proprio glucosio con una rapida occhiata al cellulare e prendere decisioni appropriate ora con un’accuratezza migliorata (8,2%) e indicato per l’uso dai 2 anni in su
In Italia, secondo le proiezioni Istat, se proseguisse il trend in crescita degli ultimi decenni, nel 2040 il dieci per cento della popolazione avrà il diabete
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