La Ru486 in Italia compie un anno. Dal primo aprile dello scorso anno, giorno in cui di fatto è partita la commercializzazione nel nostro Paese, sono state distribuite negli ospedali della Penisola circa 6 mila confezioni. Per l'esattezza 5.916 scatole, a cui corrispondono circa 6.500 procedure di interruzione di gravidanza (poiché in Emilia Romagna si effettuano tre interruzioni con una scatola). Nella classifica delle regioni da cui sono partiti piu' ordini spicca al primo posto il Piemonte, con 1.574 confezioni, seguito dagli ospedali della Toscana (773), Liguria (655), Puglia (615).
Dalle regioni del Centro e del Sud Italia, invece, gli ordini scarseggiano: nel Lazio, ad esempio, solo 142 confezioni consegnate. In Calabria 15. E' il bilancio sull'andamento delle richieste della pillola abortiva regione per regione, fornito dal direttore medico dell'azienda di distribuzione Nordic Pharma, Marco Durini, a un anno dal via libera alla commercializzazione della pillola nel nostro Paese. Ecco nel dettaglio, regione per regione, il numero delle confezioni di Ru486 consegnate agli ospedali italiani: Abruzzo 15; Basilicata 122; Calabria 15; Campania 230; E.Romagna 299; Friuli Venezia Giulia 85; Liguria 655; Lazio 142; Lombardia 604; Marche 5; Molise 90; Piemonte 1.474; Puglia 615; Sardegna 57; Sicilia 222; Toscana 773; Trentino 76; Umbria 17; Valle d'Aosta 75; Veneto 245.I dati sembrano mostrare, in alcune regioni, una situazione di sostanziale blocco dell'uso della Ru486. Soprattutto alla luce del potenziale utilizzo.
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