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La RU 486 compie un anno: vendute in Italia 6mila confezioni

Ginecologia Redazione DottNet | 16/03/2011 10:44

La Ru486 in Italia compie un anno. Dal primo aprile dello scorso anno, giorno in cui di fatto è partita la commercializzazione nel nostro Paese, sono state distribuite negli ospedali della Penisola circa 6 mila confezioni. Per l'esattezza 5.916 scatole, a cui corrispondono circa 6.500 procedure di interruzione di gravidanza (poiché in Emilia Romagna si effettuano tre interruzioni con una scatola). Nella classifica delle regioni da cui sono partiti piu' ordini spicca al primo posto il Piemonte, con 1.574 confezioni, seguito dagli ospedali della Toscana (773), Liguria (655), Puglia (615).

Dalle regioni del Centro e del Sud Italia, invece, gli ordini scarseggiano: nel Lazio, ad esempio, solo 142 confezioni consegnate. In Calabria 15. E' il bilancio sull'andamento delle richieste della pillola abortiva regione per regione, fornito  dal direttore medico dell'azienda di distribuzione Nordic Pharma, Marco Durini, a un anno dal via libera alla commercializzazione della pillola nel nostro Paese. Ecco nel dettaglio, regione per regione, il numero delle confezioni di Ru486 consegnate agli ospedali italiani: Abruzzo 15; Basilicata 122; Calabria 15; Campania 230; E.Romagna 299; Friuli Venezia Giulia 85; Liguria 655; Lazio 142; Lombardia 604; Marche 5; Molise 90; Piemonte 1.474; Puglia 615; Sardegna 57; Sicilia 222; Toscana 773; Trentino 76; Umbria 17; Valle d'Aosta 75; Veneto 245.I dati sembrano mostrare, in alcune regioni, una situazione di sostanziale blocco dell'uso della Ru486. Soprattutto alla luce del potenziale utilizzo.

Durini, a riguardo, ha elaborato un'analisi, divisa per regioni, sulle vendite potenziali annuali. Secondo il prospetto della Nordic Pharma, la Lombardia, ad esempio, a fronte di 604 confezioni ordinate presenta un potenziale di oltre 5.000 scatole l'anno. Sulla stessa linea il Lazio, dove a fronte di ordini per un totale di 142 confezioni, si registra un potenziale annuo di circa 3.500 scatole. "Solo la Liguria, il Piemonte e la Toscana posizionano correttamente la metodica farmacologica rispetto al numero annuo di interruzioni di gravidanza - spiega Durini - Assoluto ritardo di posizionamento invece per Lombardia, Lazio, Campania, Veneto, Sicilia". Soprattutto tre i motivi che spiegano il fenomeno. "Le ragioni - sottolinea Durini - vanno ricercate nella difficoltà a organizzare un servizio che necessita posti letto per il ricovero della paziente".

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E ancora, per il direttore della Nordic Pharma, l'interruzione di gravidanza farmacologica, nel nostro Paese, presenta un "protocollo rigido e impegnativo. In regioni come l'Emilia Romagna, dove vige il protocollo in Day Hospital - spiega - l'organizzazione snella permette un utilizzo migliore della metodica". Durini lamenta infine "poca comunicazione e organizzazione tra consultori e ospedale". Nel 2009 in Italia sono state effettuate 116.933 interruzioni volontarie di gravidanza. La pillola abortiva Ru486 è stata utilizzata in 857 casi, secondo la relazione del ministero della Salute al Parlamento sull'attuazione della legge 194, inviata al Parlamento nell'agosto scorso. A quanto riferito dalle Regioni, secondo i dati considerati provvisori, nel 2009 e nel 2008 il mifepristone (Ru486) per l'aborto medico - che ha ottenuto l'autorizzazione definitiva a dicembre del 2009 - è stato utilizzato in quattro Regioni e una Provincia Autonoma (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Puglia e Trento) per un totale di 857 casi nel 2009 (0,7% di tutte le Ivg) e 703 casi nel 2008 (0,6%). Nel 2007 l'utilizzo è avvenuto nelle stesse aree per un totale di 1.110 casi (0,8%) mentre nel 2006 in Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Trento, per un totale di 1.151 casi (0,9%) e nel 2005 in due Regioni (Piemonte e Toscana) per un totale di 132 casi. ,Dal 2010 è stata inserita nella scheda Istat, che viene compilata per ogni Ivg effettuata in Italia, sotto la voce 'tipo di intervento' la modalità 'farmacologico' che permetterà di identificare meglio questa metodica e avere dati aggiornati. Clicchi qui per essere informato.

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