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Parkinson, oltre 200mila i malati in Italia. Aumentano i casi

Neurologia Redazione DottNet | 25/03/2011 10:59

Sono oltre 200mila i malati di Parkinson in Italia e si calcolano tra gli 8.000 ed i 12.000 nuovi casi ogni anno. Un malattia neurodegenerativa debilitante, i cui casi sono in aumento, che colpisce soprattutto la popolazione over-65 e che pone seri problemi anche relativamente ai costi sociali. Ma la chiave per affrontare il problema, ha sottolineato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, va ricercata innanzitutto nel potenziamento dell'assistenza sul territorio.

Occasione per fare il punto sulle problematiche legate a tale patologia e' stato il convegno 'La malattia di Parkinson, prospettive ed aspettative' promosso a Roma dall'Osservatorio sanità e salute di cui è presidente il senatore Cesare Cursi. Cursi ha anche sottolineato il ruolo cruciale del volontariato per l'assistenza ai pazienti ed alle loro famiglie, mentre Fazio ha ricordato come proprio le malattie neurologiche invalidanti occupino uno spazio importante nel Piano sanitario nazionale 2011-2013. Questo, ha spiegato il ministro, ''per sottolineare anche l'importanza di un percorso riabilitativo e assistenziale che si articoli soprattutto sul territorio e, quindi, in situazioni di assistenza domiciliare integrata. E' quello - ha detto Fazio - che stiamo cercando di fare d'intesa con le Regioni''.

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Inoltre, ha aggiunto Fazio, ''nel nuovo Piano sulla riabilitazione messo a punto dal ministero della Salute e' anche previsto un percorso di riabilitazione individuale per questi pazienti''. Oggi, ha inoltre osservato il presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia del Servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino, ''ci sono farmaci in grado di arrestare la malattia, ma una strada che porta speranze potrebbe anche essere quella della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Bisogna stabilire - ha affermato - se anche in Italia si potrà procedere a ricerche così importanti per la salute di milioni di persone''.

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