Appropriatezza prescrittiva, ecocardiografi di ultima generazione, ecocardiografi portatili, corsi di aggiornamento e focus. Oltre mille cardiologi esperti in ecocardiografia vascolare provenienti da tutto il mondo si confrontano a Napoli al XV congresso nazionale della Societa' Italiana di Ecografia Cardiovascolare (SIEC).
Inaugurata dal presidente italiano SIEC, Pio Caso, e dal senatore Raffaele Calabro', la tre giorni vede la partecipazione dell'americano Sanjiv Kaul, presidente SIEC Usa, e del dottor Luigi Badano.
'Oggi l'ecocardiografia e' al centro del processo decisionale clinico del paziente cardiopatico grazie alle sue capacita' di svelare alterazioni morfologiche e funzionali delle valvole e delle cavita' cardiache, di identificare la contrattilita' globale e regionale e calcolare, mediante il Doppler, le pressioni all'interno delle cavita' cardiache e attraverso le valvole cardiache stesse', dice Pio Caso.
Stando all'ultimo censimento cardiologico nazionale ogni anno in Italia vengono effettuate un milione ed 800mila ecocardiografie. Dai dati della SIEC e' stata dimostrata una in appropriatezza prescrittiva di questo esame (il 19,6% in maniera assoluta, il 36,8% parzialmente inappropriati). 'La diffusione di corretti criteri prescrittivi - dice Caso - potra' ridrre la spesa farmaceutica ed accorciare le liste d'attesa'.
'Oramai l'ecocardiografia e' una metodica che sta arrivando in moltissime attivita' cliniche - interviene Calabro' - la tecnologia consente di osservare il cuore in tridimesionalita'.
Avere dei momenti di riflessione e di confronto e' importante per i cardiologi. In una medicina sempre piu' iperspecialistica c'e' il rischio che la strumentalita' diventi lo utilizzare uno strumento e non fare piu' il clinico. Un congresso come questo e' mettere a confronto gli stati avanzati della tecnica con quello che la clinica deve recepire'. 'Grande diffusione stanno avendo gli ecocardiografi portatili - prosegue Caso - entrano nel palmo della mano pur conservando le proprie capacita' informative. Avranno un ampio uso sulle ambulanze, nelle rianimazioni, nelle visite ambulatoriali e domiciliari'.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
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