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Psoriasi, obeso il 30% dei pazienti: dimagrire migliora le terapie

Dermatologia Redazione DottNet | 27/04/2011 17:27

L'obesita' e' un fattore di rischio per la comparsa della psoriasi e rende questa malattia meno sensibile alle cure. Lo afferma uno studio della Clinica Dermatologica dell'Universita' di Verona, pubblicato sulla rivista 'American Journal of Clinical Nutrition'. In particolare, lo studio rileva che una quota di pazienti con psoriasi che oscilla dal 13% al 34% e' infatti sovrappeso o obesa. Ma se questi malati riescono a perdere almeno il 10% del peso, diventano piu' sensibili alla terapia con ciclosporina.

 ''Pertanto, nell'approccio al paziente e' fondamentale una gestione globale, che tenga conto non solo degli aspetti cutanei ma anche del peso, cosi' come della presenza di artrite e del profilo di rischio cardiovascolare'', dice Giampiero Girolomoni, Direttore della Clinica Dermatologica dell'Universita' di Verona e presidente dell'86/o Congresso nazionale della Societa' Italiana di Dermatologia (SIDeMaST), che si occupera' di questo tema dal 18 al 21 maggio nella citta' scaligera. Girolomoni precisa che la psoriasi e' associata anche alla sindrome metabolica e che i casi gravi aumentano rischio cardiovascolare, attraverso fattori come obesita', ipertensione, aumento dei grassi nel sangue, diabete e steatosi epatica.

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''Per quanto riguarda il fattore peso - precisa il dermatologo - sono in corso ricerche, per verificare se il dimagrimento mantiene la remissione della malattia anche in assenza di farmaci''. La psoriasi e' una malattia infiammatoria cronica della pelle che interessa quasi due milioni di italiani. Colpisce tutte le eta' ma spesso esordisce entro i primi 30 anni di vita, con ovvie notevoli ripercussioni sociali e relazionali. La maggior parte dei pazienti presenta la malattia in un grado lieve o lieve-moderato, trattabile con la sola applicazione di creme e pomate. Ma nel 20-30% dei casi per un buon controllo sono richiesti trattamenti sistemici.

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