L'anticorpo monoclonale omalizumab (Xolair, commercializzato da Novartis e negli Usa anche da Genentech) migliora i sintomi dell’asma e riduce la necessità di sottoporsi a ulteriori terapie per la patologia in pazienti pediatrici provenienti dai centri urbani e quindi maggiormente esposti ad allergeni. Inoltre, il farmaco riduce significativamente le esacerbazioni stagionali. E’ il risultato di uno studio pubblicato il 17 marzo 2011 sul NEJM. Lo studio ha arruolato 419 pazienti di età compresa tra i 6 e i 12 anni con asma allergica persistente. I partecipanti sono stati randomizzati a ricevere omalizumab o placebo in aggiunta alla terapia standard per 60 settimane. Il farmaco è stato somministrato mediante iniezione una volta al mese o ogni due settimane.
Dallo studio è emerso che omalizumab ha ridotto significativamente il numero di giorni in cui i pazienti hanno presentato i sintomi asmatici (da 1,96 a 1,48 giorni ogni 2 settimane, corrispondenti a una riduzione del 24,5%, P<0,001). Il farmaco ha ridotto inoltre la percentuale di pazienti che presentavano una o più esacerbazioni (da 48,8 a 30,3%, P<0,001). Omalizumab ha ridotto inoltre le ospedalizzazioni rispetto al placebo (6,3% vs 1,5%, P=0,02). Questi miglioramenti hanno permesso di ridurre l’uso di glucorticoidi e beta agonisti a lunga durata d’azione. I pazienti in trattamento con l’anticorpo monoclonale hanno mostrato una riduzione delle esacerbazioni stagionali.
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