Canali Minisiti ECM

Il sovrappeso dopo i 50 aumenta il rischio di ammalarsi di Alzheimer

Neurologia Redazione DottNet | 03/05/2011 21:33

Chi, con il sopraggiungere della mezza eta', si trascura e mette su peso, e' piu' a rischio di ammalarsi di Alzheimer. E' questo il risultato di uno studio su 8.500 persone di oltre 65 anni, dal quale e' emerso che chi e' sovrappeso in mezza eta' ha quasi il doppio delle chance di contrarre il morbo in vecchiaia. Per gli obesi, il rischio e' addirittura di quasi quattro volte maggiore. ''Anche se l'impatto di chi e' sovrappeso in mezza eta' non e' cosi' grave quanto quello di chi e' obeso, il suo effetto sulla sanita' pubblica e' comunque considerevole a causa dell'alta prevalenza di adulti sovrappeso nel mondo'', ha detto Weili Xu, la scienziata del Karolinska Institutet di Stoccolma a capo della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica britannica Neurology.

 E ha aggiunto: ''Al momento 1,6 miliardi di adulti nel mondo sono sovrappeso o obesi e oltre la meta' degli adulti negli Usa e in Europa appartiene a questa categoria. I nostri risultati contribuiscono ad un numero crescente di prove del fatto che controllare il peso o perdere peso in mezza eta' puo' ridurre il rischio di ammalarsi di Alzheimer''. Secondo Xu diversi fattori - come il diabete e le malattie cardiovascolari - potrebbero fungere da legame tra il peso eccessivo ed il degrado delle funzionalita' cerebrali.

Le cellule grasse, producendo ormoni, potrebbero inoltre avere un'azione infiammatoria sui tessuti, che a sua volta avrebbe un impatto sulle capacita' cognitive e sulla degenerazione delle cellule nervose. Susan Sorensen, direttrice del dipartimento di ricerca della Alzheimer Society, ha accolto con favore i risultati della ricerca e ha affermato: ''Questo efficace studio aggiunge ulteriori prove del fatto che chi ingrassa quando arriva alla mezza eta' ha piu' rischi di ammalarsi di Alzheimer.

pubblicità

Mangiare sano e fare regolarmente esercizio diminuisce dunque il pericolo di ammalarsi del morbo. Non fumare e farsi controllare regolarmente il colesterolo e la pressione e' anche molto importante''. ''In Gran Bretagna 750 mila persone soffrono di demenza e la meta' ha l'Alzheimer. Entro il 2021 un milione soffrira' di demenza. Nonostante cio' - ha detto la Sorensen - la ricerca nel campo manca di finanziamenti''. La Alzheimer Society ha da poco lanciato un nuovo programma, Drug Discovery, nell'ambito del quale medicinali che sono gia' stati messi in commercio per la cura di altre malattie verranno testati per scoprire se hanno un impatto anche sull'Alzheimer.

Commenti

I Correlati

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ti potrebbero interessare

Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata

Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori

Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione

All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti

Ultime News

Più letti