Ben il 55-60% dei pediatri "ha oggi più di 50 anni d'età. Dal 2013 è di conseguenza previsto un calo del numero" dei medici dei bambini, che porterebbe "nel 2030 ad avere meno della metà degli specialisti attualmente in circolazione". Lo sottolinea il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, in un messaggio inviato per l'apertura del I Congresso internazionale sull'assistenza pediatrica primaria, da ieri a Tel Aviv, organizzato dalla Federazione italiana pediatri (Fimp) in collaborazione con l'Ambasciata italiana di Israele. Per frenare questa emorragia di pediatri bisogna intervenire.
"Già da quest'anno - ricorda Martini - in collaborazione con il ministero dell'Università e ricerca abbiamo cominciato ad aumentare il numero di posti per la specializzazione post laurea in pediatria, incrementandolo del 25% per l'anno accademico in corso", afferma evidenziando l'importanza, in un contesto sociale, familiare e tecnologico in continua evoluzione, "della relazione diretta pediatra-bambino-famiglia. Relazione con un valore fondante che nulla e nessuno potrà mai sostituire". Secondo uno studio del ministero e della Società italiana di pediatria, realizzato nel 2008, in Italia operano circa 14.700 pediatri, di cui 7.500 nella pediatria di libera scelta. Il numero al momento è "in linea con il fabbisogno" anche se, in alcune regioni, ammette la Martini, "si registra già una carenza di pediatri, dovuta a una cattiva distribuzione sul territorio nazionale". Il problema maggiore, però, è per il futuro: "Nel 2020 - afferma Giuseppe Mele, presidente della Fimp - si passerà dagli attuali 7-8 mila pediatri di libera scelta a 6 mila: come si può sostenere l'attuale capillarizzazione del servizio senza aumentare il numero di posti nelle scuole di specializzazione?". Per far fronte all'emergenza la Fimp ha pronto un pacchetto di proposte che consegnerà nei prossimi giorni al ministro della Salute. Intanto la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) ha presentato “A new pediatrics. Now”, il progetto di monitoraggio internazionale per la definizione di nuove raccomandazioni delle cure pediatriche primarie a livello globale.
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
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Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
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