La sclerosi multipla colpisce oltre 61mila italiani e ogni anno sono circa 1800 i nuovi casi, soprattutto tra le donne. La ricerca sta lavorando a 360 gradi sulle cause, ancora non chiare della malattia che colpisce prevalentemente i giovani tra i 20 e i 40 anni, sulle terapie per consentire una qualita' vita soddisfacente ai malati e sulle prospettive per trovare la cura definitiva. E' questo l'obiettivo dell'Aism che, nel corso della Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, dal 21 al 29 maggio, fara' il punto sullo stato di avanzamento della ricerca, in particolare su alcuni ambiti come la genetica, le staminali, i farmaci in uso e quelli in via di approvazione.
Il presidente del comitato scientifico dell'Aism e direttore della Clinica Neurologica dell'Universita' di Genova, Gianluigi Mancardi afferma che ''nei prossimi anni avremo le risposte che cerchiamo sul fronte delle staminali e con la ricerca sulla genetica si potra' capire con chiarezza quali sono i geni associati alla malattia e da qui indagare nelle aree di ricerca che portano a spiegare lo sviluppo della malattia''. ''La malattia e' causata per un 20-30% da una predisposizione genetica e per il restante 60-70% dipende da fattori ambientali - aggiunge Mancardi - Ma non ci sono ancora evidenze inequivocabili che ci dicano quali sono i fattori ambientali cruciali. Alcuni studi hanno concentrato i sospetti sul virus Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi infettiva, altri sulla carenza di vitamina D, visto che il maggior numero di casi si registra nei Paesi nordeuropei.
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