La buona notizia e' che oggi sempre più bambini colpiti da tumori, circa il 70% sopravvivono e riescono a sconfiggere la malattia. La cattiva notizia, invece, e' che sono ancora troppo pochi i fondi per la ricerca nel campo dell'oncologia pediatrica, e questo per lo scarso interesse delle industrie farmaceutiche ad investire in un settore dai numeri relativamente 'limitati'. A puntare i riflettori sui tumori dei più piccoli e' l'oncologa-pediatra Aurora Castellano, dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. L'esperta e' tra i coordinatori di uno studio dell'equipe di onco-ematologia del Bambino Gesù, che sarà presentato al congresso della Società americana di oncologia (Asco), il maggiore appuntamento del settore a livello mondiale, in corso a Chicago.
Lo studio italiano rappresenta un ulteriore passo avanti per la cura dei tumori pediatrici ed in particolare dei rabdomiosarcomi, tumori del tessuto muscolare nell'età pediatrica con circa 11 casi l'anno in Italia su un milione di bambini sotto i 15 anni ed una prognosi che varia notevolmente a seconda della gravità della neoplasia. Nello studio, i ricercatori partono dal dato in base al quale la presenza accentuata di una particolare proteina (Hes1) nei piccoli pazienti colpiti da questo tumore porta ad una minore sopravvivenza. In laboratorio, spiega Castellano, 'siamo riusciti ad identificare il recettore che produce questa proteina.
Sin: l’alcol è una sostanza tossica e teratogena in grado di passare sempre la barriera placentare, indipendentemente dall’unità alcolica assunta o dalla frequenza di consumo o dall’epoca gestazionale e raggiunge il feto
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Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) fornisce una serie di raccomandazioni
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